In ritardo i gestori patrimoniali ed i trustee in relazione agli obblighi previsti nella nuova normativa LisFi
Si registra un forte ritardo , da parte dei gestori patrimoniali, nell'avviare con tempestività la richiesta procedura di autorizzazione presso la Autorità di Vigilanza.
Stando infatti ai dati comunicati, al 1 settembre 2021, solo il 7 % dei gestori patrimoniali e trustee , ossia solo 180 operatori, hanno presentato la necessaria domanda di autorizzazione, nonostante sia già trascorso metà del tempo concesso da Finma. ( termine ultimo 31 dicembre 2022).
Ovviamente la procedura di autorizzazione richiede che l'operatore abbia già ottenuto la conferma , da parte di un OV, di una successiva possibile affiliazione.
Il rischio di un ritardo di una presentazione fuori termine , con le conseguenze che ne deriverebbero, non viene sottaciuto dalla Autority, così come la inopportunita' di una domanda presentata a ridosso della scadenza, che potrebbe ingenerare incertezze operative per la clientela e le banche depositarie.
Ovviamente, la procedura di attivazione presuppone , per l'operatore, una compiuta verifica positiva , tra l'altro, dei presidi di compliance ed AML, aspetti che, ove non ancora perfettamente conformi, potrebbero, ad oggi, aver contribuito a ritardare l'avvio della richiesta a Finma.
Intervento a cura di
Elio Blasio, Avvocato.
Blasio Legal Advisors, Roma - Ginevra - Malta