Approvata la disciplina fiscale per la emersione delle cripto attività

La approvazione della Legge di Bilancio detta anche una specifica disciplina riguardante il regime fiscale delle cripto attività.

E' stato così inserito, nell'art.67 del TUIR, una nuova categoria di redditi diversi , costituiti dalle plusvalenze ed altri proventi realizzati attraverso rimborso o cessione a titolo oneroso, permuta o detenzione di cripto attività, non inferiori complessivamente ad Euro 2000,00 nel periodo d'imposta.

Viene, tra l'altro, consentito di determinare il valore delle cripto attività detenute al 1 Gennaio 2023 , ai fini del calcolo delle plus e minusvalenze , a condizione dell'assoggettamento di detto valore ad una imposta sostitutiva delle imposte sui redditi nella misura del 14 %.

Si consente inoltre di poter regolarizzare la mancata dichiarazione di cripto attività presentando apposita istanza di emersione alla A.E. e versando una sanzione dello 0,5 % per la omessa indicazione e un ulteriore imposta sostitutiva del 3,5 % , per ciascun anno di imposta , nella ipotesi in cui le criptoattivita' abbiano prodotto reddito.

Da segnalare, peraltro, la introduzione , nella prossima primavera, del Markets in Crypto- Assets Regulation ( MICAR), che porterà la UE ad essere una tra le prime giurisdizioni nel disporre di una uniforme disciplina del comparto.

In tale ottica, assume importante valenza la distinzione tra le stablecoins, il cui valore è reso stabile attraverso il legame ad una valuta legale, nonché un regime autorizzativo e requisiti prudenziali e tutte le altre cripto attività , non sottoposte a supervisione.

Importante strumento, infine, sarà costituito dai CASP, ossia i crypto asset service providers, i quali potranno offrire servizi di cambio, custodia e negoziazione in relazione all'utilizzo di crypto attività.

Intervento a cura di
Elio Blasio, Avvocato.
Blasio Legal Advisors, Roma - Lugano - Malta